mercoledì 22 giugno 2011

Avvistato Capello alla Pinetina

L'auto di Capello al centro sportivo dell'Inter

La notizia arriva addirittura dal Galles, precisamente dal giornale "The Cul the Gall", secondo cui l'auto di Capello sarebbe stata vista al centro sportivo A. Moratti  sede del ritiro della società nerazzurra.
Oggi in giornata ci sarà l'incontro con il ds Marco Branca, per cercare di trovare un accordo che possa finalmente riempire il vuoto lasciato da Leonardo.
Appena sceso dall'auto Capello è sembrato entusiasta del Centro Sportivo "Troppu bella sta terra avogghia 'a gghiantari mulinciani e pari bona puru pi cacciari ", molti giornalisti hanno interpretato la battuta come un nuovo modulo da introdurre alla squadra. E sulla domanda di cosa ne pensava della notizia di Leonardo trovato ubriaco alla guida della sua auto, lui secco ribadisce..." e natu vistu ancora a mia "

venerdì 10 giugno 2011

"La vita...è un racconto narrato da un idiota, pieno di strepito e di furore, e senza alcun significato"

Musica, cinema, romanzi, e poi viaggi, sport ed estenuanti sfide con sé stessi, solo per cercare un'emozione in più, un pò di ossigeno. In un mondo in cui tutto va alla velocità della luce, in cui ognuno è troppo impegnato a guardare cosa gli succede attorno e cosa succede agli altri, da non avere il tempo per scavare dentro sé stesso e cercare la risposta a tutte le domande. In una società che ci tiene stretti ed uniti con delle regole di assurda rigidità e che alla fine ci convince dell'irreale. Noi pensiamo che la nostra vita, il destino e il caso, debbano o possano, essere inseriti all'interno di schemi, di calcoli matematici, di manuali con le istruzioni per l'uso. Ma questa è la vera follia, pretendere di decidere l'indecidibile calcolare l'incalcolabile. La vita non ha un significato, non ha una morale alla fine di tutto, non insegna qualcosa e non dà massime a nessuno. La vita è solo la vita, a noi scegliere come viverla; per il resto siamo indifesi e disarmati di fronte al caso assoluto deciso dal nulla, che dura un attimo soltanto, ma vale l'eterno. Così ogni momento, anche il più piccolo, risulta inaspettato agli occhi di chi sa osservare, di chi ha capito che non può decidere proprio un bel niente, che può soltanto sperare e fare tutto il possibile per dare una direzione agli accadimenti casuali avvolti dal caos. C'è chi lo chiama destino, lo fa per dare un senso alle cose, perché ha bisogno di dare un significato a ciò che lo circonda e a ciò che lo riguarda. Così si rifugia in una definizione che non rende l'idea e non racchiude, perché non può, l'essenza stessa di una vita sempre unica e mai uguale.



(dal "Macbeth" di William Shakespeare)

domenica 5 giugno 2011

Mimmo turco ci ha narcotizzati

Claomorosa rivelazione di Daniele Maio "El Pasca" e di Salvatore Ninì Mazzeo
.....Già, avete capito bene, cari appassionati : narcotizzati. Stando a quello che riportano le varie fonti, sabato prima della partita di calcio a sette, i calciatori Maio e Mazzeo risultano essere stati narcotizzati dal loro compagno di squadra Saporito. Come racconta Daniele Maio " Ho visto Mimmo turco negli spogliatoi mangiare focaccia con la cipolla, e subito dopo averlo sentito ruttare mi sono sentito male causandomi senso di vomito a ripetizione "  
Confermo tutto aggiunge Ninì Mazzeo
 Maio "El Pasca"
negli spogliatoi prima della gara ho visto Mimmo mangiare focaccia con la cipolla, e subito dopo mi ha ruttato in faccia, li per li non ho accusato nessun sintomo, ma appena sceso in campo avevo sintomi di vomito e stanchezza, mi girava la testa e mi sentivo come una gallina che covava fuori dal suo nido.
Inoltre, aggiunge Maio "sugli sviluppi di un calcio di punizione mentre stavo in barriera con Mimmo, lui mi consiglia di non muovermi onde evitare che il pallone potesse passare in mezzo, ma appena il suo alito va ad accarezzare le mie narici, l'istinto di scappare e di vomitare accanto alla rete che delimita il terreno di gioco è piu forte di subire un gol..."
Mai sentito nulla del genere sottolinea Ninì Mazzeo per tutto l'arco della gara non sono riuscito ad esprimermi al meglio, subendo anche un gol con una puntatazza di Giovanni Jack Lamber, come se ero ubriaco....

Mazzeo Ninì

Svelato il motivo della sconfitta, seguiranno senza dubbio ulteriori polemiche riguardo ai fatti di cronaca che in questi giorni sta attanagliando il mondo del calcio, e la domanda nasce spontanea...
Può un mio compagno di squadra mangiare cipolla prima di una gara, e poi magari stargli accanto in barriera, o abbracciarlo dopo un gol ??
Se per voi è una cosa normale andatelo a dirlo a Maio che ancora oggi non si è ripreso e continua sempre a ripetere " IO A CHIDDU U CANUSCIU  TRAVAGGHIAVI CU MIA ALL'ACCIAERIA, AH NO!!!" oppure a Ninì Mazzeo che considerava Mimmo come una chioccia, ultima affermazione a riguardo tocca a Jean " IO' APPENA ARRIVAI A QUADDARA' (Calderà n.d.r.) MI RIVUTAI"...
Il mondo del calcio è finito