giovedì 10 giugno 2010

Pellegrinaggio a Sant'Antonio nel 2010

Ore 03:00 del mattino qualcuno suona alla porta, si accendono le luci del salotto, un filo di voce sottile rauca ancora dal sonno m’impone di alzarmi. "E' ora, dai Roberto fai uno sforzo, alzati" - penso, cerco di darmi una sistemata, il meglio possibile, la solita aggiustata ai capelli, prendo l'ultimo maglioncino leggero che ancora non avevo riposto come abbigliamento invernale e lo lego ai fianchi.
Esco per strada, fa un po’ freddino, gli occhi sono ancora gonfi, ci siamo ritirati poco dopo la mezzanotte e già siamo pronti per ripartire, nessuno ha voglia di parlare, anzi ogni frase sembra disturbare il nostro risveglio. Ogni anno, tutti gli anni la vigilia di S. Antonio è sempre così. Il profumo di Via Torretta è sempre bello a qualsiasi ora, un gallo ti dà il benvenuto al nuovo giorno, qualcuno come al solito ha dato forfait, ma era prevedibile e senza dire una parola ci incamminiamo per una lunga passeggiata.
Entriamo a Bastione, le luci delle case sono tutte spente, non si sente nessun rumore, passiamo davanti alla scuola elementare, che poche ore prima era stato teatro della nostra ennesima sfida, sono stato solo poche ore fa ma sembra già essere cosi lontano nel tempo. La strada è in mano nostra ci sentiamo di poter fare qualsiasi cosa, si notano curiosità che di giorno tu non faresti neanche caso, tutto sembra più bello, tutto sembra appartenerti. Sei a Bastione questa è casa tua.
Oltrepassiamo la Badessa, ecco S. Marina, qui alle tre e mezza di notte ci sentiamo più estranei, come straneri nella terra del nemico, nessun’ancora ha voglia di scherzare, anzi qualcuno cammina ancora barcollando, il rintocco della campana della chiesa ci ricorda l’ora, via ragazzi la strada ancora è lunga.
Due Bagli, qui il freddo è più intenso, le strade sono più buie, tutto sembra sconosciuto, niente qui ci lega alla vita normale, ecco il bivio di Botteghelle, si notano già le prime compagnie dalle contrade S. Pietro, S. Marco, Fiumarella, ecc…con la nostra stessa destinazione.
Scuola Zirilli, altri ricordi, attraversiamo il passaggio al livello, eccoci come qualcuno sosteneva siamo a Milazzo.
Le luci sono più dense, per strada s’incontra qualcuno pronto per andare a lavorare, si nota qualche persona in più, un'altra giornata è appena nata. Senza pausa e senza sosta si arriva direttamente a Piazza Roma, qualcuno si ferma per il cornetto, e il profumo dei forni a quell’ora è davvero indimenticabile. Adesso ci tocca “ an’chianata ò quatteri”, il tratto più pesante del nostro cammino, via tutto d’un fiato….
Il borgo ora sembra più bello, più antico, ci sentiamo già a metà strada, l’ultima stoccata prima della salita al Santuario.
Ecco il Castello, e sullo sfondo già uno spiraglio di aurora, ci annuncia che la giornata sarà bellissima, altre salite, altre persone lungo il cammino, qualcuno già di ritorno, altri in bici, altri in moto, altri in macchina, ma quelli possono considerarsi fuori concorso. La strada ci restringe con altre persone, i volti sono adesso più riconoscibili, ecco il rettilineo finale, ecco la punta di Capo Milazzo, adesso il maglioncino mi serve, ironia della sorte, lo userò adesso che è giorno e che siamo quasi arrivati, ma qui al Capo c’è sempre aria di montagna, le immancabili bancarelle, ci ricordano che oggi qui c’è una festa, ultimi passi, ultimi sforzi, il Bar Capriccio è già aperto, “Aspettiamo, prima sediamoci, e poi scendiamo alla chiesa”- qualcuno consiglia. Effettivamente troppa gente lunga la scalinata, meglio aspettare. Entriamo in Chiesa, sempre alla stessa ora, un po’ prima delle 6 e mezza, eccoci Sant’Antonio, benedici ognuno di noi.
Personalmente mi sento assolto dai miei peccati, cosi non può mai essere, saluto Sant’Antonio, con un arrivederci al prossimo anno, è già non vedo l’ora.
Poi tutto d’un tratto sento suonare il campanello?. NO è la sveglia e sono esattamente le 6 e mezza, "E' ora, dai Roberto fai uno sforzo, alzati” altrimenti perdi l’autobus….
Oddio non dirmi che è stato un sogno??? guardo il calendario, WOW !!! il 13 Giugno quest'anno è di Domenica, adesso vi abbraccio, devo trovare un maglioncino........