sabato 20 marzo 2010

A Serena


Mia cara Serena, mia dolcissima nipote. Sei la figlia di mia sorella, la tua pelle è levigata, i tuoi occhi di velluto. Sei bella, sei la mia speranza.
Le tue radici affondano in me e il mio futuro affonda in te. Io ti guardo, mia piccola e ti parlo, ti racconto del passato, del tempo in cui io ero come te e come te volevo sapere, volevo conoscere le verità assolute, volevo le risposte che non ci sono, ai perché di un ragazzo. Ti consegno i miei ricordi, mia cara, perché vivano in te e non si spengano mai.
Nei racconti che io ti trasmetto c’è la storia di tutti noi, c’è un filo conduttore che dalle generazioni di un tempo lontano passa attraverso la mia anima, attraverso quella della tua mamma e arriva fino a te. Nell’infinito ripetersi delle generazioni, in un momento qualunque tra passato e futuro, c’è una piccola isola del tempo dove hanno abitato i tuoi padri e i loro padri e dove tu vivi e vivranno i tuoi figli e i figli dei tuoi figli. Un’isola di cui tu serberai ricordo attraverso me e il ricordo è una fiamma che avvolge e rigenera il tempo perché con essa il passato rinasce a nuova vita.
Nascosti nel mio cuore ci sono i dolori e la fatica del mio corpo che ha perso lo slancio e l’agilità di un tempo e restano celati giù nel profondo, perché più forte è la gioia di vederti, la gioia di sapere che tu ci sarai domani, se anche io non ci sarò e io rivivrò in te.
Io ti guardo, perché di me ti rimangano un ricordo e un’immagine di letizia ed allegria. Perché tu possa portare in te una piccola parte gioiosa di me.
Auguri per i tuoi 19 Anni

Zio Roberto